sabato 2 giugno 2012

quello che non sai non ti fa soffrire…

"Per trovare una cosa, una qualsiasi cosa, una grande verità o un paio di occhiali smarriti, bisogna prima credere che nel trovarla se ne trarrà qualche vantaggio. Tanto tempo fa io ho trovato una cosa e da allora ci sono rimasto aggrappato disperatamente. È a questa cosa che devo il successo della mia vita; lei ha fatto di me quello che sono oggi.
È una massima: Quello che non sai non ti fa soffrire. Lo chiamavano idealismo, in un libro che ho letto."

Non sono parole mie. Le pronuncia Jude Law, come incipit del film "Tutti gli uomini del re", con Sean Penn e Kate Winslet (tratto dall'omonimo romanzo di Robert Penn Warren e remake del film del 1949). Sarà trasmesso il prossimo lunedì, su Iris, di sera.



Vedo poco la tv, solo film o programmi accuratamente scelti, e pertanto mi sembra strano consigliare di accenderla. Ma per questo film ne vale la pena. Alcuni dicono che non sia stato un gran successo, ma la storia ti fa riflettere. Credimi. Si parla (con i limiti di ogni sintesi) di come anche il migliore degli ideali possa precipitare nella corruzione, nella brama di potere, nell'arroganza, o nell'idolatria di se stessi. Accade spesso in politica. Inutile fare esempi.

Per scrivere quella parte iniziale ho dovuto sfogliare le mie moleskine. Me l'ero appuntata tempo fa, nel marzo del 2007 (riporto anche la data…)

Ricordo esattamente quando la scrissi. Era sera, mezzanotte circa. Avevo visto il film in dvd, e quell'inizio mi era rimasto in testa. Allora, sul tardi, quando tutti erano già a letto, riavviai il dvd, aprii la moleskine e vi riportai quelle parole. Volevo farlo, ricordo. "Ma, scusa, non avevi altro da fare di meglio a mezzanotte, dormire o, chessò…" ti starai chiedendo. Me lo sono chiesto centinaia di volte anch'io. Poi ho smesso.

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